Le fluttuazioni ormonali dicono molto sul nostro stato di salute fisica e metabolica. In particolare, le variazioni ormonali, spesso molto complesse, influiscono sul buon esito di un approccio dietoterapico, agendo sull’aumento dell’assimilazione dei nutrienti, sul metabolismo, sull’appetito, sul rapporto massa magra/massa grassa, così rilevante per il raggiungimento di una buona forma fisica. Una deregolazione ormonale caratterizz spesso una obesità androide, a mela, tipicamente maschile, quando c’è un calo di estrogeni e un aumento del testosterone, o ginoide, tipicamente femminile, quando c’è un eccesso di estrogeni, con accumulo di grasso nei fianchi, nelle cosce e nei glutei. Quest’ultima situazione si osserva spesso in menopausa, in cui vi è un calo di estradiolo, ma un aumento importante di Estrone tissutale (una delle tre principali forme di estrogeno), che è bene regolare sostenendo il suo catabolismo tramite le funzioni di detossificazione epatica e lo stato del microbiota. Inoltre, in condizioni di stress, l’iperattivazione dell’asse HPA (ipofisi-ipotalamo-corticosurrene) con produzione di cortisolo e di catecolamine come Adrenalina e Noradrenalina, è espressione di una iperattivazione del sistema simpatico, che ci fa tenere sempre alta la guardia nei confronti di ciò che avviene nel mondo esterno. Questa costante stimolazione di tipo “simpatico” ha come riflesso un calo significativo della libido, della perdita di massa muscolare per eccesso di cortisolo, a deregolazioni del sistema immunitario e ad ipersulinemia, che possono compromettere la funzionalità tiroidea, tutte condizioni che devono essere considerate dal medico e dal nutrizionista prima di approcciare ad una corretta alimentazione. Una volta individuata la causa, tra gli approcci alimentari più utilizzati c’è il controllo del carico glicemico dei pasti e dell’eccesso di insulina, la riduzione di glutine, lattosio, caseina e prodotti industriali confezionati contenenti grassi trans, usufruendo anche di una integrazione personalizzata con Magnesio, Ganoderma lucidum, oppure Agnocasto, Zinco, vitamina D (dopo opportuna titolazione) e vitamine del gruppo B, per riequilibrare così la bilancia del sistema simpatico/parasimpatico, ripristinando i ritmi del sonno e per ritrovare energia giusta per rimettere in moto l’organismo nel suo complesso.
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